Silenzio è un progetto artistico sviluppato a partire da una serie di scatti
fotografici, autoritratti, nati dall’esigenza dell’autrice, di intraprendere un
percorso introspettivo capace di essere raccontato visivamente. Il progetto si
compone di due fasi distinte, pur in stretta connessione l’una con l’altra;
esse costituiscono la traccia dell’esplorazione di un vissuto che mostra
frammenti partoriti dall’oscurità o dalla luce, capaci di coniugare energia e
delicatezza. Le distinte sequenze offrono la possibilità di assistere alle
coesistenza dei contrari, ciascuno mostrando la propria essenza, talvolta
rinnegando l’altro, fino al momento in cui, non potendo sopravvivere in assenza
dell’opposto, le parti giungono a una resa, riconoscendo il reciproco valore.
Silenzio nasce altresì dalla necessità di allontanarsi
dal diffuso schema che vede la fotografia adagiarsi su una perfezione tecnica
che spesso è inversamente proporzionale alla creatività e a una profondità di
contenuti. Successivamente, il progetto - in maniera inaspettata - evolve in
conseguenza dell’incontro con il colore, da quel momento le fotografie
convivono in compagnia dei loro alter ego e il racconto evolutivo, spazia dalla
nostalgia per la bellezza dei ritratti rinascimentali, alle macchie di colore
contemporanee che irrompono in tutta la loro intensità.
Ciò che l’autrice intende affrontare,
calandosi nello scomodo triplice ruolo di musa, fotografo e regista, è il
concetto che chiunque può far emergere racconti straordinari, partendo da ciò
che non è perfetto e visibile. Solo rinunciando all’opinione ingannevole insita
negli strati superficiali è possibile ricercare ogni forma di bellezza che
prescinde dalla forma stessa. La sequenza embrionale che si avvale di sfondi
neri, mostra una ricerca fra i ricordi ancestrali, che si rivela attraverso
l’esplosione acuta del dolore e di una carnale sensualità. L'opera che apre il
progetto, narra di un urlo che con forza chiede di essere ascoltato, nella
speranza di poter abbandonare l'inferno alle proprie spalle e procedere,
lentamente, in direzione del paradiso: il giorno coesiste con la notte e
infine, le opere che si raccontano attraverso il colore, poste a fianco del
bianco e nero, offrono una diversa visione in chiave stilistica e differenti
racconti, della medesima fonte di ispirazione.
Dal punto di vista figurativo - ma
essenzialmente, concettuale - il progetto Silenzio focalizza
l’attenzione dello spettatore, nella direzione di un argomento che ha
contraddistinto l’interesse dell’autrice durante l’intero percorso della sua
vita, ovvero il Tempo, fonte inesauribile di ispirazione anche nelle
testimonianze di scrittura di Denise: presente, passato e futuro, vivono
frammenti propri, pur ritrovandosi nella medesima essenza. Le opere in bianco e
nero del racconto fotografico, imprimono il presente che vive di pura
individualità, le sagome stilizzate riportano all’era contemporanea e i
ritratti intrisi di colore, intendono rendere indissolubile il legame con il
Rinascimento fiorentino, dunque con i grandi maestri e con la propria città.
Dal progetto fotografico - testimone dell'evoluzione personale e artistica dell'autrice - è stato elaborato un video di cui Denise è regista, che diviene opera a sé stante, genitrice di un nuovo racconto nel quale le immagini si affiancano o trasformano in quelle successive, accompagnate da brani musicali che descrivono gli stati emozionali trascorsi.
Foto di copertina, autoritratto di Denise
Alesi
Photo: © Denise
Alesi
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